Un commento al bilancio di previsione 2009 della Provincia

approvato il 29 Dicembre 2008 dal Consiglio Provinciale

Giorgio Giorgi

Amministrazione Provinciale di Macerata

Gruppo Consiliare U.D.C.


COMMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009

approvato frettolosamente dalla Giunta Provinciale di Macerata prima che fosse approvato il bilancio regionale (da cui il nostro bilancio deriva principalmente), anche alla luce del fatto che la stessa amministrazione aveva approvato il PEG dell’anno scorso, strumento gestionale e operativo fondamentale, a fine Luglio in pieno periodo di ferie estive: quanti controsensi!!!



- Della Metodologia per l’approvazione abbiamo già parlato e discusso ampiamente → svilimento del ruolo del Consiglio Provinciale e della Commissione consiliare competente che ho convocato, in qualità di presidente, in prossimità del Natale scorso solo per senso di responsabilità istituzionale….

- si parla tanto e soprattutto sui mezzi di comunicazione di interventi per fronteggiare la crisi in questo bilancio, ma Rossi, Presidente provinciale A.P. ha stanziato 1 milione di Euro a garanzia del credito per le proprie imprese , noi la metà…. Tanto per fare un esempio ;

- in realtà, calano di oltre il 32% le spese per investimenti, mentre aumentano l’indebitamento nel triennio 2009-2011 (da 47.019.480 del complessivo 2008 a 55.012.212 euro del 2011) e, anche se lievemente, le spese correnti (+ 3,5%) rispetto al B.P. 2008 e sulla stampa si moltiplicano gli stucchevoli proclami di Silenzi (“Strade e scuole, 25 milioni di investimenti”) in questi giorni…E’ questa una maniera virtuosa di amministrare?

- si doveva fare di più sicuramente per favorire almeno i progetti di innovazione delle nostre imprese e l’occupazione giovanile (aspetto in cui siamo storicamente carenti …);

- gli strumenti di pianificazione territoriale sono stati approvati quasi tutti nella precedente consiliatura guidata da Pigliapoco (P.T.C., PPAE e regolamento attuativo, Piano Provinciale Protezione Civile, Piano di Bacino T.P.L.) e in questo quinquennio non sono state completate nessuna delle procedure di adeguamento dei suddetti atti programmatori fondamentali (es. progetto Rete e aggiornamento del Piano di Bacino) a fronte di decine e decine di mila euro spesi per i soli Piano Provinciale di Sviluppo e il Piano di Sviluppo Turistico per la Provincia di Macerata …che sono dei “contributi” in sostanza di professori universitari e consulenti esterni, esperti di settore…..

- su 57 Comuni solo 6 hanno i propri PRG già adeguati al PTC, 2 sono “sospesi”, 1 con l’espressione del primo parere e nessuno da istruire da parte dell’Amm.ne Prov.le di Macerata;

- aumenta considerevolmente il parco veicolare della Provincia (2004:258.000 – 2007: 274.593 veicoli), aumentano gli incidenti stradali, anche mortali, ma non vengono stanziati ulteriori fondi in favore della viabilità e della sicurezza della circolazione stradale (atteso che diminuiscono le spese in conto capitale e per ora si fanno studi di fattibilità e poco più con riguardo alla sola viabilità più importante)

– per la sicurezza stradale (competenza diretta della Provincia non come la generica “Qualità della vita” per cui Macerata è 14esima…) siamo all’82° posto tra le 103 province in Italia nella speciale classifica-indagine annuale del Sole 24 Ore, mentre per le infrastrutture al 75° (eravamo al 98° posto nel 2007 e il progetto Quadrilatero che ci ha fatto migliorare questa speciale graduatoria è stato ostacolato in tutti i modi dalla Giunta regionale di centro-sinistra con assessore dell’epoca Silenzi, ricorrendo addirittura alla Corte Costituzionale contro la Legge Obiettivo del precedente Governo Berlusconi!);

- generale scarsa attenzione al nostro entroterra montano, disagiato e svantaggiato economicamente, da sempre carente a livello di infrastrutture, in particolare a livello della c.d . viabilità minore;

- ad es. a che punto sono i progetti per la realizzazione di un’infrastruttura a Banda larga a servizio della P.A. e delle imprese (con 23 comuni aderenti al relativo Protocollo d’intesa)?

- “partecipazione” da dismettere (perché non servono!) e non è stato fatto ancora il relativo “monitoraggio” da parte dell’ufficio competente: ASCOM Centro Assistenza Tecnica s.r.l., Banca Popolare Etica scarl, Rinascita e Sviluppo, Cemaco, Sibilla (partecipazione ad un solo Gal-Pal perché?), Ass. Arco Adriatico-Ionico, Amnes Centro, Elsad, Enti Locali per la Pace, F.I.S.U. (Forum Italiano per la Sicurezza Urbana) e Aipcr?, F.O.R.M.(?), Symbola – Fondazione per le qualità italiane?, La Toile- rete culturale europea c/o Prov. di Rieti…nonostante le ripetute sollecitazioni dello scrivente e del collegio dei Revisori dei Conti sulla base delle vigenti normative in materia.

- per quanto riguarda le entrate, la Provincia ha limitate possibilità di influire sulle risorse tributarie di competenza anche riguardo all’effettuazione di assestamenti e controlli per verificare eventuali fenomeni di evasione; questa problematica risulta tanto più rilevante considerata la notevole consistenza raggiunta da alcune delle entrate tributarie (es. RC auto e Addizionale Energia Elettrica) – dall’Amministrazione Silenzi nessuna proposta, neanche sperimentale o innovativa, a tal riguardo in questi 5 anni …..

- oculatezza e efficacia gestione Fondi Regionali, quasi 25 milioni di Euro nel 2009, U.E. e statali, in materia di formazione professionale POR – FSE 2007/2013: un auspicio per il futuro che queste qualità riprendano vigore dentro il Palazzo della Provincia…

- per non parlare dei fondi UE, FESR-FAS, li stiamo usando con la “massima efficacia” solo per non dover trovare “oneri finanziari aggiuntivi a carico del nostro bilancio”? o perché ci si crede veramente nella ricaduta degli interventi in favore dell’intero territorio provinciale e in ottemperanza al principio sancito anche dallo Statuto del riequilibrio socio-economico del nostro territorio?


PATTO DI STABILITA’ 2009 (“Casse piene, ma ci vietano di spendere” – Assessore Pantanetti sulla stampa di questi giorni)

“Ben poche appaiono le manovre attuabili sulla parte corrente del bilancio in presenza di un’inflazione crescente, trasferimenti non aumentati e politiche fiscali proprie bloccate. Le uniche voci fortemente variabili sono costituite dagli incassi e pagamenti del bilancio in c/capitale. Ma dal lato degli investimenti occorre far fronte ai pagamenti delle opere già in corso; pertanto, si potrebbe intervenire solo nella parte delle spese di investimento comprese nel bilancio di competenza, rinviando l’avvio di nuove opere previste per il corrente anno, in contrasto però con la volontà politica di attuare velocemente i programmi che l’amministrazione oltre che con le aspettative dei cittadini” (questo dice testualmente la RPP 2009: la Giunta guidata da Silenzi prende atto di tutto ciò, ma cosa decide in merito? Perché non ricorrere ad uno strumento come il prestito flessibile di scopo con la Cassa DD.PP. (di medio-lungo periodo) ?

- gestione personale e organo di staff (art. 90 TUEL): spese 2009 + 1,37% aumentano ancora anche se di poco: mala gestio del personale che è innervosito e poco motivato/ennesima “rotazione” dei dirigenti a 5 mesi dalla campagna elettorale che senso ha? Troppi dirigenti? Ci inventiamo anche le figure dei mega-dirigenti (Capi-Dipartimento)…..

lavoro e formazione: bastava un unico dirigente anche per motivi di programmazione organica a titolo esemplificativo…Per il futuro, auspico una maggiore produttività ed economicità anche in questo settore fondamentale delle “risorse umane”….

- quote associative varie: Euro 182.500 non sono pochi….raccomandazioni dei Revisori dei Conti in fatto di fondo rischi per interessi (fatture “sospese” per il Patto di Stabilità), spese per il personale, spese di rappresentanza, comunicazione, promozione, convegni, manifestazioni ed eventi, sulla scorta di quanto già fatto nelle verifiche ordinarie di cassa nel corso del 2008 e al fine di evitare, come già accaduto, censure da parte della Corte dei Conti…Si deve privilegiare il contenimento della spesa e il rispetto dell’irrinunciabile principio di economicità; è necessario favorire la trasparenza delle decisioni di spesa e la loro imputabilità, edificando un sistema nel quale si accentuino i meccanismi di responsabilizzazione degli amministratori locali e quelli del controllo da parte dei cittadini!

- sul sociale per il 2009 c’è qualcosa in più (per le famiglie numerose, il 118 sociale, ecc.) ma non dimentichiamo che il dato aggregato del B.P. 2008 aveva visto sensibili “tagli”nei budgets delle funzioni e interventi sociali (a vantaggio delle spese per le funzioni generali di amministrazione (gestione e controllo, che invece erano aumentate sensibilmente nel PEG 2008);

- stanziamento di Euro 50.000 per la partecipazione della Provincia in nuove società o aumenti di capitale di partecipate: ma quale “sostegno dello sviluppo economico del territorio amministrato” se ancora non avete proceduto a completare (a differenza della precedente consiliatura) il monitoraggio e la razionalizzazione delle partecipazioni esistenti e ad evitare “doppioni” a livello di scopi sociali perseguiti?

- spese per acquisto beni, prestazioni di servizi e utilizzo beni di terzi: + 4,92% rispetto all’esercizio 2008.


PROGRAMMI E PROGETTI suddivisi per Funzioni e Settori d’intervento


- singoli programmi foto-copia dell’anno precedente e obiettivi che coincidono (per difetto) con i singoli mansionari, non misurabili, senza “volare alto”, con un sistema di valutazione delle performance dei dipendenti poco efficace, non codificato (scritto e motivato), poco trasparente e obiettivamente riscontrabile;

- incarichi di collaborazione : 7% totale spesa personale dipendente nell’esercizio 2007 (confermato anche per il 2009 invece di diminuire)

- fondo di riserva “per supplire a carenze di programmazione” più che “per integrare azioni amministrative di competenza della Giunta”: troppi 350.000 Euro (0,41% del totale delle spese correnti ben superiore al 0,30% previsto come limite minimo dell’art. 166 TUEL);

- elenco triennale OO.PP.: ci sono opere del lontano 2002 con “in corso alcune procedure amministrative” o “temporaneamente sospese” (es. sistemazione incrocio S.P. Corridonia/IPCT Recanati) o addirittura non più finanziate (es. rotatoria sperimentale Loc Fontenoce - 2004). Anche qui, nonostante i Revisori dei Conti abbiano sempre raccomandato “per le opere non ancora realizzate in tutto o in parte” di verificare periodicamente e puntualmente le “cause e circostanze che possono comportare ritardi nell’escuzione, al fine di adottare le misure necessarie a rimuovere gli impedimenti”. Tamquam non esset!


PIANO PROVINCIALE DI SVILUPPO: unico strumento di pianificazione adottato da questa Amministrazione per assicurare una governance equilibrata e l’attuazione del federalismo fiscale – tutela del ritmo lento (modello “bucolico” di sviluppo) e promozione del ritmo veloce (modernizzazione “a-territorializzata” - ”contributi” dell’Università e proposte concrete in sintesi:

  1. Riduzione della distanza tra zone interne e mercati (internazionali)

  2. Promozione imprenditorialità immigrata, giovanile e femminile

  3. Sostegno e accompagnamento al ricambio generazionale

  4. Diffusione della cultura della certificazione di impresa

  5. Favorire la nascita di imprese innovative con particolare riferimento agli incubatori di impresa

  6. Istituzione di una struttura di monitoraggio tecnologico

  7. Realizzazione tratto Muccia-Foligno e Muccia-Fabriano

  8. Interventi viari nella Val Potenza

  9. Realizzazione strada Mezzina

  10. Riqualificazione della tratta ferroviaria Albacina-Civitanova

  11. Realizzazione di elisuperfici

  12. Costruzione e rafforzamento di un sistema a rete e coordinato

  13. Valorizzare le piccole identità

  14. Riorganizzazione del sistema di gestione e fruizione dei beni naturali e culturali del territorio

  15. Riqualificazione e riorganizzazione delle strutture museali

  16. Coinvolgimento di piccole aziende, singole o associate, in particolare anche agricole, nella gestione e valorizzazione del paesaggio collinare e montano, attraverso formule negoziate in grado di implementare attività multifunzionali ed assicurare maggiori equilibri perequativi…


Nel bilancio 2009 e nel triennale 2009-2011 non ci sono interventi concreti o mi auguro che non si “leggano” bene (visto che la proposta di PEG quest’anno non ci è stata consegnata, attesi i tempi tecnici istruttori per approfondire il bilancio e i suoi allegati, che definire limitati è un’espressione eufemistica di rara bontà) per attuare queste concrete proposte a livello infrstrutturale….se non solo parzialmente o a livello di studi di fattibilità o di interventi poco efficaci e che non “volano alto”…


ASPETTI DELLA PROGRAMMAZIONE NEL TRIENNIO 2009-2011


- Il bilancio di previsione 2009 ed il triennale 2009-2011 costituiscono gli ultimi atti di programmazione di questo mandato amministrativo; hanno il principale compito nel completare l’attività svolta nel precedente quadriennio, con la funzione di illustrare le azioni finali del programma di mandato e di concludere i programmi già definiti. Neanche quest’ultimo aspetto si riesce a fare (basta vedere lo stato di esecuzioni dei lavori indicato nell’allegato Elenco delle OO.PP. in fieri dal 2002…)

Parliamo, poi, della recente approvazione da parte del Consiglio Regionale delle Linee di indirizzo per la predisposizione del programma attuativo regionale (PAR) del Fondo aree sottoutilizzate (FAS) 2007/2013…Nella RPP 2009 si legge che “le nostre iniziative sono in linea- e quindi pronte ad essere concreta attuazione della programmazione regionale….

un vero e proprio programma di sviluppo…linee d’indirizzo strettamente correlate alla programmazione POR FSE e più in generale alla programmazione pluriennale”

(Indirizzo strategico 1 “Costruire un’economia della conoscenza e incrementare la qualità del lavoro”

Indirizzo strategico 2 “Accrescere la competitività del sistema economico marchigiano”

Indirizzo strategico 3 “Perseguire la tutela e l’uso sostenibile delle risorse ambientali, territoriali e paesaggistiche “

Indirizzo strategico 4 “Potenziare le infrastrutture per la mobilità e la logistica”

Indirizzo strategico 5 “Valorizzare e promuovere il patrimonio, i beni e le attività culturali e la ruralità per lo sviluppo dell’attività del territorio e della qualità della vita”

Indirizzo strategico 6 “Qualificare i servizio socio-sanitari e consolidare l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva”)

Qui ne varrà della bontà della “Governance” degli interventi programmati dalle Province: adozione di efficaci regole operative, sagace coordinamento e concertazione con gli Enti locali, con il coinvolgimento anche dei privati e delle associazioni di categoria e successiva oculata gestione: e questa del 2007-2013 è forse una delle ultime “occasioni” di fondi europei per le aree svantaggiate. I nostri amministratori saranno all’altezza? Per quello finora visto, la risposta è sicuramente NO!!!

Giorgio Giorgi

Postato da Giorgio Leggi tutto Commenti (0) 00:47:38 - 2009-01-25